Fare digital marketing implica essere presenti su diverse piattaforme, farsi indicizzare da Google, farsi trovare e ricordare, persuadere... in pratica, produrre un’enorme mole di contenuti!
Questi andranno diffusi su diversi canali e attraverso differenti format e modalità, organiche e sponsorizzate.
In questo senso, un’importante parte del digital marketing è costituita dal Content marketing.
Tra le varie tipologie di contenuti che puoi produrre per i tuoi canali digitali ci sono quelli per il tuo blog-sito. Perché sì, se avessi ancora dei dubbi: ci sono diverse attività che aiutano il tuo sito-blog ad essere indicizzato e trovato dagli utenti: aggiornarlo con cura e costanza è la principale.
Nei periodi baciati dall’entusiasmo, dall’ispirazione e da un po’ di tempo libero, può sembrare semplice individuare temi e produrre contenuti interessanti e curati. Il lungo termine è un’altra storia... che solitamente scarseggia di tempo, energie, fantasia e direzione.
Il PED è la nostra àncora di salvezza, quello strumento che ci permette di restare focalizzati sull’obiettivo, di organizzare il lavoro e di monitorarlo. Lo strumento che permette di integrare la tua creatività e l’utilità dei tuoi contenuti, in una solida strategia a lungo termine. Di solito questo strumento si concretizza in una tabella o un insieme di tabelle, di cui qui troverai un esempio.
Come abbiamo detto molte volte e non ci stancheremo mai di ripetere: se sei online per fare marketing non c’è spazio per bighellonare o per dare sfoggio di sé. Ci sono invece obiettivi chiari (e SMART: Specifici, Misurabili, Realizzabili, Rilevanti, Calendarizzabili) e la ricerca di un modo per raggiungerli, ovvero una strategia a prova di bomba. Ogni scelta che compi deve essere funzionale agli obiettivi che ti sei posto e ogni azione deve corrispondere a un punto preciso della tua strategia.
Prima ancora del “cosa”, chiediti “a chi” stai scrivendo. Per rispondere a questa domanda dovrai aver analizzato e individuato con chiarezza il tuo target, dovrai avere stampata nella mente l’immagine della tua buyer persona e immaginarla sempre davanti a te mentre gli racconti qualcosa o gli proponi un prodotto o un servizio.
Inoltre, dovrai fare in modo che la tua buyer persona, tramite l’esperienza col tuo sito e la tua comunicazione online, compia un viaggio (in gergo il “buyer’s journey") che parte dalla consapevolezza, passa dalla considerazione e arriva al momento della decisione. Per ogni tappa di questo percorso dovrai fornire contenuti pertinenti.
Guardati intorno, osserva i competitors, ascolta il tuo target, empatizza fino in fondo con i bisogni della tua buyer persona... e mettici un po’ di creatività. Ricordati che ogni argomento è composto da moltissimi aspetti e può essere guardato da numerosi punti di vista! Potrai dedicare un contenuto ad ognuno di questi!
Stabilire un orizzonte temporale nella propria pianificazione editoriale significa principalmente due cose:
Non si tratta di due approcci alternativi, ma aspetti integrati di programmazione nel tempo.
Creare un contenuto è un’attività complessa che si può scomporre in tanti piccoli compiti più piccoli. Individuali e suddividila così in diversi momenti programmabili nel tempo e, se non lavori da solo, delegali a collaboratori. Individuare i vari compiti in cui può essere scomposta un’attività di content creation, ti permette di identificare anche le figure professionali che vanno coinvolte, se fai parte di un team strutturato o hai un’agenzia di riferimento.
Prendiamo un esempio: scrivere un articolo per il blog. Questa attività può essere scomposta in:
Se lavori da solo o con meno collaboratori, dovrai ricoprire più ruoli, ma ti sarà utile poter programmare le tue attività editoriali in singoli slot.
Se invece lavori con un team, sarà importante adottare i giusti strumenti per gestire i flussi di collaborazione, come quelli integrati ad un CMS (noi usiamo HubSpot) o altre applicazioni, come Trello, Slack, ecc.
Nell’attività di progettazione e gestione è compresa l’analisi dell’andamento delle pubblicazioni: funzionano, vengono trovate, vengono viste? I materiali vengono scaricati? Quali piattaforme di condivisione funzionano meglio, da dove arrivano i visitatori, quali keywords sono state più cercate? E via dicendo. L’analisi dei dati nelle attività di content marketing è fondamentale per un miglioramento continuo delle performance e per il raggiungimento degli obiettivi che ci si è prefissati. Questo sistema è quello che viene definito Growth-driven design. In base ai dati raccolti, il piano editoriale va regolarmente monitorato e, se necessario, rivisto.
Infine, per rendere il flusso di lavoro agile e ottimizzare tempo e risorse, non sottovalutare l’importanza dell’organizzazione e delle logiche di conservazione dei materiali. Dal creare un’architettura di archiviazione al mantenere le cartelle aggiornate, ordinate e facilmente consultabili (da te e da tutti gli eventuali collaboratori). Fino alla definizione di un sistema di nomenclatura dei file (ad esempio: format – fase del buyer’s journey – campagna – data).
Bene, sei pronto a mettere in pratica?
Se vuoi puoi utilizzare il nostro template, in cui ti proponiamo un format di programmazione strategica per il lungo periodo e un focus specifico e dettagliato per il piano editoriale.
Buon lavoro!