La scrittura SEO è un’arma estremamente efficace se vuoi posizionare il tuo sito web sui motori di ricerca.
L’attività è svolta dal seo copywriter. Crea dei testi utili per tutti gli utenti che sono alla ricerca di informazioni, vogliono documentarsi, cercano soluzioni e tanto altro. Questi contenuti, inoltre, devono essere efficaci e validi al fine di essere ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca, come Google.
I motori di ricerca usano dei software, detti spider, che scansionano e indicizzano le pagine sul web. I parametri sono studiati per fornire agli utenti un’esperienza di navigazione soddisfacente, piacevole e fluida, ecco perché è basilare garantire loro contenuti gradevoli, utili e originali.
Per scrivere in ottica SEO, bisogna seguire le regole amate da Google e similari, che sono alla base della strategia SEO copywriting. Per farti notare online, devi conoscere tecniche per far risaltare i tuoi contenuti delle pagine tra le informazioni presenti.
Cerchiamo di capire la scrittura SEO e le sue best practice, come scrivere articoli SEO e perché sono importanti per ottenere risultati ottimali.
Il SEO writing presenta contenuti strutturati in maniera tale da posizionarsi in alto nella prima pagina dei motori di ricerca, principalmente su Google. Per poterlo fare, un bravo copy deve mettere in atto alcune strategie.
La prima strategia è trovare parole chiave, creare contenuti di alta qualità che soddisfino gli utenti e ottimizzare le intestazioni per una lettura facile della pagina.
Nel 2020, Search Engine Journal ha riportato che i clic sul primo sito nella pagina dei risultati di Google rappresentano il 25%. Il secondo sito ha invece un tasso di clic del 15%, mentre il decimo sito ha un tasso di clic del 2,5%. Se parliamo della seconda pagina di Google, la percentuale si abbassa ulteriormente e in maniera drastica.
Se il tuo sito non si colloca nelle prime posizioni della SERP, le chance che gli utenti lo trovino in modo organico sono veramente basse. Poche visite equivalgono a meno contatti e a scarsi introiti.
L’opzione migliore sarebbe di investire sulle campagne pubblicitarie, in modo da arrivare sino agli utenti e attirarli verso il tuo sito. Se hai poco budget, investi nella scrittura SEO. È meno dispendiosa ed molto efficace per aumentare il traffico nel tempo.
Qui di seguito troverai alcuni suggerimenti validi e regole SEO per applicare appunto la SEO copywriting alla tua scrittura e ottenere ottimi risultati. Scopriamo insieme quali sono.
I titoli aiutano i web crawler di Google a capire il post e le sezioni del tuo sito. I crawler possono essere equiparati ai tuoi lettori che gradirebbero una panoramica del tuo scritto per sapere in anticipo di cosa parla.
Stiamo parlando del titolo, H1, e a seguire, i sotto argomenti con H2, H3 e H4. I sottotitoli sono utili per chiarire i contenuti e includere keywords con un volume di ricerca elevato. Quelle giuste ti aiuteranno ad aumentare le possibilità di ottimizzare il posizionamento del tuo sito sulla SERP di Google.
Gli "snippet in primo piano" su Google altro non sono che le risposte più dirette alle query di ricerca inserite dagli utenti. Se cerchi una domanda specifica, il motore di ricerca può mostrarti la risposta migliore in primo piano. Quindi, devi inserire parte della domanda nella tua risposta per ottenere uno snippet.
Se la keyword richiede una definizione, la tua risposta dovrebbe essere lunga circa 58 parole per ottenere lo snippet in primo piano.
Le regole per scrivere in ottica di ottimizzazione SEO sono molte, ma ciò che devi sapere è che chi cerca su Google ha bisogno di trovare una risposta. Ecco perché devi scrivere contenuti di qualità, che forniscano risposte articolate, aiuti visivi, sezioni scansionabili e sottotitoli bene organizzati. Occorre mettere le buyer personas al centro della strategia e pensare a cosa vogliono, alle loro sfide e alle motivazioni.
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I contenuti devono essere in sintonia con i loro punti deboli per centrarli e trovare soluzioni. Quindi è importante scrivere argomenti corretti, facili da capire e sintetici, proprio usando gli strumenti SEO per la scrittura di contenuti. Con alcuni strumenti potrai persino misurare il coinvolgimento delle persone, stabilire quanto tempo trascorrono sulla tua pagina (Dashboard CRM e CMS), quante visite ricevi sul blog (Dashboard CRM e CMS, Semrush) e quanto scorrono la pagina verso il basso (Hotjar).
Nel caso in cui stia inserendo una meta descrizione sul tuo post, stai sicuramente scegliendo di dare maggiore visibilità al sito. Infatti, sebbene parole chiave, sottotitoli e snippet servano per comunicare con il motore di ricerca, le meta description svolgono un ruolo altrettanto fondamentale. Si tratta di descrivere in 155-160 caratteri il contenuto del tuo articolo.
Quando le includi, sii breve, usa poche parole chiave (1 o 2) e crea un contenuto interessante e unico per distinguerti dagli altri online. La maggior parte dei CMS ha una casella per inserire la meta descrizione, quindi non dovresti avere problemi a usarla facilmente.
L’ideale è inserire un testo alternativo (alt text) su ogni immagine che decidi di allegare sul post. In questo modo, fornirai un chiarimento su cosa accade nella foto e soprattutto, agevolerai il motore di ricerca quando cercherà di comprendere perché quella foto è presente.
Il testo alternativo dovrebbe essere descrittivo e includere la parola chiave.
Le pagine devono potersi caricare rapidamente: è noto, infatti, che se un utente impiega troppo tempo per caricare una pagina, abbandonerà il sito nell’arco di qualche secondo.
Il più delle volte a ritardare il caricamento sono le immagini pesanti e grandi: se ne possiedi di oltre 100 KB corri il rischio di rallentare la velocità. Per evitare questo inconveniente potresti usufruire di alcune applicazioni ad hoc e comprimere le immagini senza perderne qualità.
Andando su PageSpeed di Google puoi scoprire se le tue immagini rallentano il sito effettuando una semplice analisi.
Google elabora più di settantamila query al secondo. Se dunque desideri eliminare la confusione della SERP e superare i competitors, punta su keyword e frasi che i lead cercano, altrimenti gli utenti non riusciranno a trovarti.
Potresti partire usando uno strumento di ricerca di parole chiave come Semrush e Google Keyword Planner, tutti tool che forniscono dettagli sulle ricerche degli utenti. Google Trends, invece, ti dà suggerimenti per individuare le parole chiave più popolari in un momento preciso.
Guarda i competitor per trovare le parole chiave e usa gli strumenti di intelligenza competitiva per scoprire quelle più importanti per la tua attività. Evita parole comuni e considera il loro cambiamento nel tempo, perché le tendenze e i termini cambiano e tu devi essere pronto a reagire.
Se le ricerche per una determinata keyword piano piano diminuiscono, potrebbe significare che quella non è la parola giusta per il tuo marketing.
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Non devi mai abusare delle parole chiave, che invece devono essere inserite in maniera del tutto naturale, altrimenti i tuoi post risulteranno pesanti e illeggibili. Scegline una o due e inseriscile in modo del tutto naturale e senza saturare il contenuto.
Contrariamente a quanto si pensa, Google e gli altri motori di ricerca preferiscono i post lunghi e dettagliati. Questo perché forniscono più informazioni per capire di cosa parla il tuo blog o sito web. Ad esempio un articolo SEO dovrebbe avere una lunghezza ideale compresa tra le 2.100 e le 2.400 parole, secondo HubSpot.
Da un lato i post più lunghi potrebbero opprimere i lettori, quindi, per ovviare a questo problema puoi suddividere i contenuti in blocchi scansionabili di scarsa lunghezza. Una frase ridondante potrà essere tagliata in due, mentre i paragrafi venire composti da tre frasi o meno. Infine, puoi usare elenchi puntati per aiutare il lettore a leggere più facilmente, soprattutto su dispositivi mobili.
Se vuoi posizionarti nella prima pagina di Google, in alto nei risultati di ricerca, devi puntare sul link building. Ogni pagina che ti linka è un voto positivo dagli utenti e ti fa salire nella classifica di Google.
Infine, scrivi post o pubblicazioni che altri siti saranno propensi a linkare ai propri, e magari includi risorse di valore, ad esempio, leadership di pensiero, interviste e dati originali.
Durante la creazione del tuo sito o del blog, puoi inserire dei link esterni a siti affidabili, sia per fornire più materiale ai tuoi utenti, sia per dimostrare a Google di avere effettuato le tue ricerche.
Le statistiche avvalorate dalla ricerca di siti web influenti e convincenti servono per costruire un discorso concreto e utile in modo da conquistare la fiducia dei lettori.
Collega pagine importanti al tuo sito per aiutare Google a creare una mappa accurata e per fornire al tuo pubblico contenuti autorevoli provenienti da te.
I link interni aiutano a mantenere i tuoi lettori più a lungo sul sito, ciò porta a una diminuzione del rimbalzo e a un accrescimento delle possibili conversioni.
Quando inserisci un link interno al tuo sito, usa un linguaggio semplice per fare l'anchor.
Evita inviti generici e usa parole chiave descrittive che diano un'idea di ciò che troveranno dopo il clic sul link. Non inserire anchor forzate che portano a prodotti in evidenza, ad articoli scontati, ecc…; piuttosto, inserisci dei link che diano maggiore valore all’argomento dei tuoi post.
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