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Guida al Growth Driven Design: siti web che fanno crescere il business

Scritto da Roberto Barberis | 18-giu-2019 15.00.38

Oggi è tutto data-driven, letteralmente "guidato dai dati".

La complessità crescente dei sistemi e dei processi, di tutti i tipi, richiede l'applicazione continua di nuove strategie per la loro corretta gestione. L'enorme quantità di dati disponibili viene in nostro aiuto, ed è davvero un peccato non utilizzarla per "guidare" le nostre scelte, in qualsiasi attività. Eppure pochi lo fanno.
Tutti questi dati sono una ghiottissima risorsa, nel nostro caso, per la progettazione di siti web dinamici altamente efficienti in termini di vendite e raggiungimento di obiettivi specifici.

Si sta facendo largo tra i designer e gli sviluppatori di siti web la nuova metodologia GDD (Growth-Driven Design): sviluppare il sito aziendale in funzione dei dati generati e raccolti periodicamente dallo stesso sito, tramite il monitoraggio delle visite e dei comportamenti dei navigatori (pagine visitate, pagine d'uscita, modalità di utilizzo dell'interfaccia da parte dell'utente, ecc…). Questi dati vengono poi condivisi e utilizzati in tutta l’azienda, per conoscere meglio i propri potenziali clienti e migliorare il business.

Il sito web è diventato ormai il primo asset di ogni azienda, ed anche il primo 'venditore', ‘agente’, ‘commerciale’. Potete chiamarlo come volete, ma forse vale la pena dedicargli più tempo e risorse. Poche aziende non hanno il sito oggi, ma molte hanno siti vecchi, inadeguati e inefficienti.
In un sondaggio fatto ai responsabili marketing di diverse aziende, è stato chiesto:

"Con quale frequenza aggiorni e migliori l'aspetto del tuo sito web?”

Il 42% lo fa in media una sola volta all'anno! È chiaro che questo modo di gestire (e realizzare) siti web non è più funzionale e non produce i risultati attesi (dati da HubSpot Survey 2017).
Da qui l'esigenza di sviluppare un nuovo approccio allo sviluppo e al mantenimento dei siti web: il GDD (Growth-Driven Design). Del tutto affine al metodo progettuale del Design Thinking.

Un approccio che riduce i rischi e le frustrazioni durante lo sviluppo e produce migliori risultati. Utilizza i dati per orientare le scelte e diventa uno strumento per l'intera azienda per incrementare il proprio business.

Come funziona?

Il metodo è diviso in tre fasi ben definite: StrategyLaunch Pad Continuous Improvement.

Strategy

Il sito non deve più essere visto solo come vetrina! Ma come strumento che stabilisce un rapporto empatico con i visitatori e li aiuta realmente a risolvere i loro problemi.
La fase strategica si pone diversi obiettivi, tra cui la realizzazione delle buyer persona, l'elenco dei desiderata di ogni reparto dell’azienda (non solo del marketing!) e ovviamente l’implementazione di un interfaccia all'avanguardia. Poi il SEO, le sezioni e le pagine chiave o pillar page che non devono mancare, i requisiti tecnici e molto altro. 
È importante utilizzare i brainstorming per definire la “lista di desideri”, di aspettative e obiettivi per il tuo sito web e tirar fuori idee creative e di grande impatto che risolvono i problemi dei tuoi utenti. Soluzioni che forniscano valore non solo ai visitatori sul sito, ma anche a tutti i reparti dell’azienda, perché tutti raggiungano i propri obiettivi nel modo più facile e veloce.

Launch pad

È il sito base da cui partire. Sviluppato velocemente, è un sito web aziendale (ovviamente più bello e performante di quello precedente) che non arriva mai alla versione definitiva. È infatti la base su cui costruire e ottimizzare il sito, la tua “piattaforma di lancio” per raccogliere in modo rapido e continuativo i dati da utenti reali che interagiscono con il sito. 
L'avvio rapido crea un time-to-value più veloce rispetto ai sei o più mesi di un progetto di web design tradizionale. 
Per accelerare la creazione del sito bisogna migliorare le efficienze interne, ad esempio attraverso strumenti e processi che rimuovono la dipendenza dagli sviluppatori, in modo che i marketer possano effettuare aggiornamenti del sito autonomamente, utilizzando semplici tools di collaborazione.
La metodologia GDD prevede anche l’utilizzo di frequenti “Sprint Workshop”, riunioni brevi, concentrate sulla risoluzione di un problema mediante brainstorming, progettazione, prototipazione, e test. Gli “Sprint Workshop” ti aiutano a sfruttare al massimo le conoscenze collettive del team e a generare le migliori idee possibili per realizzare un prototipo di alta qualità del sito in tempi record.

Continuous Improvement

Con il sito web ora vivo e attivo, che inizia a raccogliere i dati dagli utenti (analytics), bisogna iniziare ad analizzare questi dati per identificare le azioni a più alto impatto che possono migliorare la tua visibilità e la tua attrattività, ed applicarle al sito con il classico metodo iterativo: Plan, Build, Learn e Transfer.

  • Plan
    Nella fase di pianificazione strategica del ciclo (Plan), vengono definiti gli elementi più importanti da realizzare (o ottimizzare) per raggiungere gli obiettivi prefissati. Poiché ci sono molte aree su cui puoi lavorare (layout, nuove pagine, ottimizzazione di quelle esistenti), è difficile determinare dove concentrare al meglio il tempo. Per risolvere questo problema, si utilizzano dei framework che aiutano a non perdere tempo e a canalizzare le energie, a stabilire chiari obiettivi con gli stakeholder o i clienti esattamente su cosa dovresti o non dovresti lavorare e perché.
  • Build
    Avendo le idee chiare sugli elementi prioritari da implementare, puoi passare al secondo step del processo: BuildAttraverso gli “Sprint Workshop” con un team interfunzionale puoi realizzare le attività ad alto impatto. Come una squadra sportiva, il tuo team sincronizzerà orari e riunioni per sviluppare le aree su cui lavorare. Oltre a creare gli elementi previsti, il team dovrà anche prevedere l'impatto che ognuno avrà, e convalidare o annullare l'ipotesi originale attraverso dei test.
  • Learn
    Dopo un periodo di tempo, che sarà diverso per ogni test, passerai alla fase di Learn, ovvero apprendimento.
    Qui devi esaminare i test che stai eseguendo, ed “estrarre” gli insegnamenti sul tuo target. La tua ipotesi originale era corretta?
    È fondamentale valutare i risultati per capire meglio il tuo pubblico. Cosa fanno, che comportamenti adottano, come potresti soddisfarli ancor meglio, ecc. Più volte si ripete il ciclo, più si impara dal proprio pubblico. E più conosci il tuo pubblico, più è probabile tu riesca a fornirgli il valore di cui ha bisogno. 
  • Transfer
    La fase finale del ciclo di miglioramento continuo è la fase di Transfer, ovvero trasferimento.
    Consiste nel trasferire le informazioni, le scoperte e le conoscenze acquisite durante l'intero ciclo e trasferirle nella tua Azienda, per migliorare l'intero business.
    Si tratta di condividere le tue conoscenze sugli utenti e i test che hai eseguito attraverso comunicazioni interne e riunioni, innescando i confronto con gli altri reparti (normalmente non abituati a collaborare).

Questo ciclo può essere ripetuto in media ogni due settimane, inserendo nuovi elementi in focus ogni trimestre
Poi si passa a un nuovo tema, e si riavvia il ciclo.


Confronto tra il WebDesign tradizionale e il Growth-Driven Design.

Conclusioni

Per riassumere, la metodologia GDD inizia con la pianificazione e la ricerca nella fase strategica, che si conclude con la creazione di una solida lista di desideri. La lista dei desideri viene integrata nel sito Web di Launch Pad, la tua “piattaforma di lancio”.
In questa fase, seppure di partenza, devi creare un sito web che funziona meglio di quello che hai oggi.
Da qui inizierai la fase di miglioramento continuo mese su mese, e utilizzerai il sito Web per aiutare tutti gli aspetti del tuo business e l’interrelazione tra i reparti (naturalmente, il marketing e le vendite sono i livelli principali che vivono in cima al GDD).
La differenza con il web design tradizionale è notevole: i siti vengono normalmente rifatti o ammodernati ogni 2-3 anni! Con tutte le penalizzazioni di efficienza che ne conseguono.
Risultati:

  • notevoli riduzione nei tempi di sviluppo (60gg contro i 108gg dei siti web tradizionali)
  • clienti più soddisfatti (7.7 su 10 contro i 6.3 su 10)
  • più contatti, più guadagni (+16,9% leads e +11,2% revenue in 6 mesi)

Ecco perché il GDD si sta imponendo come il nuovo modo di lavorare sui siti web, insieme ovviamente alla metodologia Inbound (vedi Inbound Marketing). Contattaci se sei interessato a saperne di più.

References: Growth-Driven Design - Luke Summerfield - Hubspot