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Lettering, cromie, sito web. L’alchimia perfetta per la corporate image di uno studio legale

Scritto da Giorgio Delmastro | 20-apr-2020 14.08.12

Lo studio Alì Bevilacqua, specializzato in servizi integrati nell’ambito dei diritti civili, voleva rinnovare la propria brand identity.
Un nome – marchio, cioè un logotipo, deve avere personalità, scorrevolezza e una caratterizzazione grafica che lo renda riconoscibile nel suo insieme, senza che nella sua percezione ci sia il bisogno di “rileggerlo”.

Il lettering di un logotipo: una questione di spazi

Ogni parola che deve essere caratterizzata graficamente presenta dei problemi di spaziatura tra lettera e lettera. Problemi che possono essere visti come opportunità di caratterizzazione.
Nel caso specifico tra la “L” e la “A” con una spaziatura normale ci sarebbe stato un vuoto che avrebbe rischiato di spezzare in due la percezione della parola. È stato creato una sorta di incastro tra le due lettere in modo che il rapporto pieni-vuoti risultasse equilibrato.

Taglio minimal e colori in controtendenza

Lo sviluppo della brand identity è contraddistinto da un linguaggio essenziale e diretto. Si è anche voluto dare una nota di calore e di colore, usando tinte non allineate a quelle della classica comunicazione degli studi legali. Rosa antico e ocra gialla (e una piccola parte in nero) regalano al logo una vibrazione originale e avvolgente, che è anche un omaggio al nucleo centrale dello studio, tutto al femminile.

Corporate image, una dotazione essenziale di strumenti efficaci

Anche se i tempi sono cambiati (e le tirature in tipografia pure) lo sviluppo di una immagine coordinata deve essere progettato con la massima attenzione. Si viaggia attorno sempre ai classici materiali “corporate”. La carta intestata si deve poter stampare anche in modo “casalingo”, quindi meglio evitare filigrane e grafismi a piena pagina perchè uscirebbero privati di quei 4 / 5 millimetri di bordo, nel foglio uscito dalle stampanti normalmente in uso di un ufficio.
Tirature alterne per gli altri materiali tranne che per il più trasversale di tutti: il biglietto da visita. Forse lo strumento cartaceo di presentazione più irrinunciabile di tutti. Un vero classico dove la gerarchia delle informazioni, pretende la massima cura e conoscenza delle regole di comunicazione.

Velocità, essenzialità e compattezza per un sito web di immediata fruibilità

Se ci aggiungiamo la rapida aggiornabilità completiamo la dotazione del sito monopagina. Una finestra “autoconclusiva” che, può essere aggiornata, quasi in tempo reale, nell’evolversi dei contenuti. Tutto responsive, perfettamente fruibile dai vari device.