Il 28 Giugno 2025 sarà una data da segnare in calendario per molte delle imprese italiane che divulgano i propri prodotti e servizi tramite i servizi web. in quanto entrerà in vigore l'EAA, ossia l'European Accessibility Act che impone l'accessibilità dei siti web e delle applicazioni anche ad utenti con limitazioni fisiche, limitazioni uditive, visive o cognitive.
Tutto questo è stato pensato non solo con la finalità del corretto utilizzo dello strumento per chi si trovasse in condizioni serie e permanenti, ma anche per chi si trovasse momentaneamente in uno stato lieve di limitazione o per le persone anziane.
Le pubbliche amministrazioni e i privati con un fatturato oltre i 500 milioni negli ultimi 3 anni (anche di gruppo) hanno già da tempo questo impegno nei confronti dell'inclusività.
Ma, dal 2025, lo stesso dovrà essere attivo per molti operatori economici italiani oltre i 2 milioni di fatturato. Rimarranno ancora escluse le microimprese che al momento sono ancora esenti dall’obbligo.
Sulla scia di una sempre maggiore inclusività, è arrivato il momento anche per il web di adeguarsi a nuovi standard. Questo per fare in modo che chiunque, indipendentemente dalla propria disabilità, possa accedere facilmente e in totale autonomia sia alla consultazione dei contenuti proposti nei siti internet che si occupano di servizi e divulgazione, sia all'acquisto dei prodotti in vendita nei siti e-commerce.
La normativa riguardo l'accessibilità siti web, che fino ad ora era riservata esclusivamente alle pubbliche amministrazioni (PA) e i privati con un fatturato oltre i 500 milioni (in senso stretto normativo, come già presente ad esempio nella normativa antidiscriminazione), è molto ampia e va a toccare vari ambiti, come diverse sono le aziende che, se non vorranno subire delle sanzioni importanti, dovranno organizzarsi per adempiere agli obblighi previsti.
Per adeguarsi, o in caso di creazione di un nuovo sito, basterà seguire le linee guida WCAG che si basano su 4 principi che i siti web devono rispettare.
Per "sito web accessibile" si intende un sito web che sia utilizzabile in ogni sua parte da qualunque utente che abbia delle disabilità, che siano motorie, fisiche o cognitive.
I requisiti che determinano un sito web accessibile, sono quelli indicati dalle WCAG e sono i seguenti:
Una volta che il sito sarà stato adeguato alla normativa di accessibilità siti web e sarà conforme alle disposizioni emanate, si dovrà inserire un link con la dichiarazione di accessibilità. Questo dovrà essere sempre visibile e raggiungibile.
Detta dichiarazione ha validità di un anno, e il 23 settembre di ogni anno è d'obbligo riesaminarla e aggiornarla tramite l'apposita piattaforma. Mentre per le PA è necessaria già a metà anno la dichiarazione degli obiettivi.
Se venisse effettuato un accertamento dall'AgID, Agenzia per l’Italia Digitale, e venisse riscontrata una irregolarità con le linee guida emanate per l'adeguamento, all'azienda inosservante del decreto verrà dato un limite di tempo 30gg entro cui regolarizzare i propri spazi web.
Al termine del tempo stabilito e concesso, laddove non fossero stati effettuati gli interventi necessari per garantire l'accessibilità del proprio sito, la sanzione che verrà applicata potrà essere pari anche al 5% del fatturato dell'azienda.
Dato gli importi elevati delle sanzioni amministrative a cui si potrebbe incorrere, è importante essere al corrente di come testare l'accessibilità di un sito web.
Per sapere se il proprio sito web è accessibile e gli eventuali interventi da effettuare per rispettare l'EAA, esistono online molteplici validatori che si possono consultare in maniera gratuita e che fungono da test di accessibilità siti web.
Noi ti consigliamo di usare l'AccessScan del nostro partner AccessiWay, società leader nel campo dell'accessibilità digitale.
Basterà inserire nell'apposito spazio l'indirizzo web per raggiungere le proprie pagine, seguire il form da compilare e in breve si potrà avere un report dei problemi, se ci sono, e dei suggerimenti per adeguare le aree che necessitano di un intervento.
Questo per avere una prima idea.
Oltre a questo, per evitare che agli scan sfuggano delle criticità, è sempre consigliabile effettuare un intervento manuale soprattutto per controllare il corretto funzionamento con gli strumenti assistivi. Gli audit effettuati da AccessiWay sono automatici, semiautomatici e manuali, il tutto effettuato di concerto tra il team di esperti certificati e persone con disabilità diverse.
Ricordati che l’unico modo di essere compliant alla normativa è effettuare un auditing con il relativo report come output e ricevere la dichiarazione di accessibilità.
Oltre al primo vantaggio che viene in mente pensando all'accessibilità sito web, ossia evitare le sanzioni, ce ne sono altri non meno importanti.
Il secondo, ottenere un maggior numero di utenti che, non avendo difficoltà a navigare il sito, vi possono accedere e interagire. Portando così un aumento del traffico e, in caso di e-commerce, anche di conversioni e potenziali vendite. Si stima che circa il 15% della popolazione mondiale abbia una disabilità accertata con cui convive, e anche solo con questo dato si può immaginare a quanti utenti ci si può rivolgere.
Il terzo, in ottica SEO, i siti che rispettano gli standard di accessibilità hanno più possibilità di avere una migliore indicizzazione sui motori di ricerca, in quanto migliorano l'esperienza degli utenti.
Considerando il motivo principale per cui è stato emanato l'European Accessibility Act, ossia l'inclusività e i motivi etici, dovrebbe essere abbastanza chiaro a cosa serve l'ottimizzazione dell'accessibilità di un sito web.
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